La Linea Arancio collega l'Aeroporto Marco Polo con S. Maria del Giglio passando per Rialto.

Fermata | Luoghi da visitare |
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Una Venezia impropriamente definita ‘minore’ che volge il suo sguardo verso la Laguna Nord, con capolavori come la Chiesa della Madonna dell'Orto, che sorge in uno dei pochissimi campi che mantiene tuttora l'antica pavimentazione in cotto spinato, e che al suo interno contiene alcune tra le più importanti opere di Tintoretto. La zona settentrionale della città, un tempo ricca di orti e giardini, regala altri monumenti come la Chiesa di Sant'Alvise, in cui si trovano le tre tele della Passione di Cristo di Giambattista Tiepolo. Passando per l’antica Fondamenta dell’Abbazia si arriva alla Misericordia attraverso un percorso di grande suggestione. Negli ultimi anni la zona si è arricchita di piccoli locali dove è possibile trascorrere una vivace serata all’aperto tra musiche e sapori multi-etnici. |
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Il Ghetto, sorto nel 1500, è il primo quartiere della storia con obbligo di dimora per gli appartenenti alla comunità ebraica. Rispetto al resto degli edifici di Venezia, le case erano sopraelevate e la sera la zona veniva chiusa. Il Museo Ebraico di Venezia è un museo diffuso, un complesso urbanistico architettonico unico nel suo genere. Le Sinagoghe del Ghetto Nuovo si trovano alla sommità degli edifici ad esse preesistenti e sono difficilmente riconoscibili dall'esterno, mentre all'interno si rivelano essere dei piccoli gioielli. Riprendendo l’affollata Strada Nova, si arriva alla Chiesa di San Marcuola, dalla facciata incompiuta, con al suo interno L’ultima cena di Tintoretto. Nei pressi si trova Ca’ Vendramin Calergi, sede del Casinò Municipale e anche di un Museo dedicato a Richard Wagner, che abitò e morì in questo palazzo. |
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La Chiesa di San Stae sul Canal Grande, dalla maestosa facciata terminata nel 1710, conserva importanti dipinti di Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo. A pochi passi, da non perdere, due importanti musei: Palazzo Mocenigo espone un’originalissima selezione di capi d’abbigliamento e accessori che documentano il gusto e la moda di diverse epoche; e Ca’ Pesaro, Galleria d’Arte Moderna che custodisce tra gli altri splendori la Giuditta di Klimt. Sempre sul Canal Grande, il Fontego dei Turchi, ora Museo di Storia Naturale, un affascinante viaggio nel tempo per bambini e adulti. Qualche passo in più e si erge la maestosa Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, colma di importantissimi capolavori, tra cui l’Assunta del Tiziano. |
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Il famosissimo Ponte di Rialto unisce le due rive del Canal Grande. Da un lato il mercato del pesce, antico e ogni giorno sempre nuovo, e i banchi della frutta e della verdura, con il brulicare di piccoli negozi tutto intorno, che alternano oggetti turistici a leccornie alimentari, oltre ad una teoria di piccoli locali dove consumare dello squisito street food autenticamente veneziano. Letteralmente chiusa tra gli edifici la Chiesa di San Giovanni Elemosinario con le straordinarie testimonianze pittoriche di Tiziano e Pordenone. Campo San Polo, grande spazio aperto in cui si affacciano bei palazzi e la omonima chiesa con gli episodi della Via Crucis dipinti da Giandomenico Tiepolo. Dall’altro lato del Ponte, la Chiesa di San Salvador con la Trasfigurazione del Cristo di Tiziano e il magnifico Paliotto d’argento dorato. |
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Campo Santo Stefano è un grande spazio brulicante di vita al centro della città. La Chiesa omonima, con un soffitto ligneo a carena di nave estremamente suggestivo, ospita pregevoli dipinti di Tintoretto. Una piccola passeggiata attraverso Campo S. Angelo e Campo Manin, con al centro il monumento all’ultimo Doge di Venezia. Nascosta allo sguardo dei più, ma capace di stupire chi la sa scovare, è la Scala del Bovolo a Palazzo Contarini. A San Beneto è situata la casa-laboratorio di Mariano Fortuny, un creativo a 360°. Affacciato sul Canal Grande a San Samuele il maestoso Palazzo Grassi, sede di esposizioni di arte contemporanea della Collezione François Pinault, con l'adiacente nuovissimo teatro di Tadao Ando. |
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Appare subito nella sua possanza il magnifico Palazzo che ospita il Museo del ‘700 veneziano, ma è tutta l’area prossima a Cà Rezzonico ad offrire una interessante commistione tra il quotidiano e l’arte. Il grande spazio di Campo Santa Margherita brulicante di vita, con i tradizionali banchi di pesce e di verdura e i numerosi locali tipici che pullulano di gente da mattina a notte fonda, la Chiesa dei Carmini con la Scuola Grande, Ca’ Foscari, sede monumentale dell’Università di Venezia, la Basilica dei Frari, uno degli edifici religiosi più importanti della città con all’interno una stupefacente teoria di capolavori d’arte, la Chiesa e la Scuola di San Rocco con i dipinti di Tintoretto. Insomma, in poche centinaia di metri, un concentrato di meraviglie senza eguali tra vita e incanto. |
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L’unico dipinto di Rubens a Venezia si trova nella Chiesa di Santa Maria del Giglio. Quasi dietro l’angolo, il Teatro La Fenice, risorto dopo il terribile incendio nella notte del 29 gennaio 1996. In campo San Fantin vi è la sede monumentale dell'Ateneo Veneto, un luogo fondamentale soprattutto nella storia risorgimentale di Venezia. Dopo una calle si sbuca nell'ampia via XXII marzo, la zona delle boutique più esclusive, che culmina nella Chiesa di San Moisè, dalla possente facciata barocca. Quasi alle spalle della chiesa, sul Canal Grande, si trova Cà Giustinian, in stile tardo gotico veneziano, sede de La Biennale, con la magnifica sala delle Colonne e la terrazza all'ultimo piano dalla vista spettacolare. |
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Icona planetaria per eccellenza: Piazza San Marco e i suoi monumenti, come la Basilica con le cupole ed il trionfo di mosaici bizantini, con l’oro che riflette la magnificenza di un capolavoro dell’arte di tutti i tempi, e l’attiguo Palazzo Ducale, cuore e centro nevralgico del potere della Serenissima. I portici con i negozi e i caffè, tra tutti il Florian, il più antico e famoso, con quasi tre secoli di vita, e il Quadri, salotto degno di una casa patrizia, dove si avverte ancora viva l’atmosfera dei primi caffè tra il crepuscolo della Serenissima e l’inizio dell’età moderna. Chiudono Piazza San Marco le Procuratie Nuove che ospitano il Museo Correr e la magnifica raccolta d’arte di storia veneziana. I due mori dall’alto della Torre dell’Orologio scandiscono le ore in un tempo sospeso tra passato e presente, cinque minuti prima il vecchio e cinque minuti dopo il nuovo. |